Vi prego di non ridere, è una cosa seria...più o meno.
Un'opinione di Pancaldi che parlava di rispetto per le piante,mi ha fatto tornare in mente qualcosa che è accaduta tra ieri e il giorno prima. Domenica, qualcuno, che nemmeno conosco, si è divertito ad andare a cogliere la cicoria, azione non apprezzata in famiglia visto che la busta di verdura è passata di mano in mano, fino ad arrivare dove mi trovavo io, neanche fosse una patata bollente...perchè? Vi spiego l'arcano...circa 5 chili di cicoria da pulire, lavare e cucinare. Bene, arriva questa busta di cicoria...silenzio totale, tutti che evitavano di guardarla...poi, le varie scuse: "Solo a guardarla ho un attacco di colite", "Domani lavoro tutto il giorno", "Ho l'allergia alle mani", " Non posso, ho i bambini piccoli, non ho tempo"...alla fine mi sono offerta io, non potevo permettere che il sacrificio della cicoria andasse sprecato. Quindi ieri ho passato parecchio del mio tempo a pulire e lavare e cucinare sta montagna di cicoria selvatica, non solo, una volta pronta, l'ho divisa e surgelata per dividerla con gli amici, parenti...serpenti (scherzo) presenti al misfatto. E vi giuro, che l'ho fatto solo perchè la povera cicoria non fosse stata sacrificata inutilmente.